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Educazione al futuro della Terra
Si è svolto dal 2 al 6 ottobre 2005, a Torino, il 3°WEEC, Congresso Mondiale di Educazione Ambientale, in cui migliaia di insegnanti hanno condiviso progetti e prospettive per creare, con l'educazione, le basi per un mondo sostenibile.
Migliaia di persone provenienti da più di 100 paesi del mondo si sono incontrare questa settimana in questo grande appuntamento mondiale che ha avuto luogo da lunedì 2 a giovedì 6 ottobre 2005 a Torino. L'iniziativa nasce al Congresso di Rio del 1992. Le due precedenti edizioni sono state in Portogallo e in Brasile, e un impegno attivo da parte della rivista di educazione sostenibile ".eco" che ha partecipato all'organizzazione - ha contribuito alla realizzazione di questo terzo incontro in Italia.

Il Congresso era rivolto a un ampio numero di persone: docenti e ricercatori universitari, educatori, politici, scienziati, tecnici, insegnanti, studenti, ambientalisti, mass media. L'obiettivo è stato quello di scambiare pratiche e riflessioni a livello mondiale, sviluppare le principali tematiche dell'agenda mondiale sull'educazione ambientale e discutere insieme tesi e proposte presentate nelle relazioni e in pannelli espositivi provenienti da tutto il mondo.

In un unico colpo d'occhio ci si potevano così avvicinare:

il progetto della realizzazione di un prototipo di motore a idrogeno dell'Istituto tecnico Industriale Amedeo Avogadro di Torino, riferimento italiano per il progetto Hydrogen School;
alla presentazione dell'ecovillaggio di Torri Superiori, nell'entroterra di Ventimiglia, insieme a immagini della rete di ecovillaggi di tutto il mondo;
al Progetto Bairro Limpio di Bahia che, in collaborazione con l'università brasiliana di Santa Cruz sta promuovendo un mappamento delle risorse culturali e umane di un quartiere degradato di Bahia, coinvolgendo la popolazione nel mantenimento e risanamento del loro territorio;
al progetto "Il giardino del mondo" dell'Università didattica della Tuscia e a quello del lago di Pergusa in Sicilia;
il gemellaggio tra scuole diverse sul tema della biodiversità;
un progetto realizzato in Russia e... documentato tutto in russo;
al progetto "Arte e natura" all'università di Guadalajara in Messico...
e il percorso continuava ancora e ancora snodandosi per sale e corridoi in cui ogni tanto faceva capolino un indio dell'Amazzonia, che discuteva serissimo, in piena "uniforme" tribale, con persone in giacca e cravatta.

Centinaia sono state le relazioni tematiche, divise in 12 argomenti principali, che hanno affrontato i temi di sostenibilità, ruolo dell'agricolture, etica, salute, coinvolgimento emotivo e importanza del "fare rete". Momento chiave è stato l'incontro di un'ora - mercoledì 5 ottobre - con lo scienziato Fritjof Capra, che ha presentato il suo progetto di Ecoalfabetizzazione già in atto da diversi anni in California in cui, attraverso l'introduzione dell'orto nelle scuole, si possono coinvolgere concretamente i ragazzi in un percorso di avvicinamento, coinvolgimento e responsabilizzazione nei confronti dell'ambiente.

L'educazione ambientale non è solo una materia tra le altre, ma è una materia trasversale che meglio di ogni altra può e deve diventare occasione di educazione alle relazioni, alla dignità umana, alla giustizia sociale. Non si può separare l'attenzione all'ambiente dall'attenzione all'essere umano e i due livelli di relazione sono strettamente collegati. L'invito è stato quindi quello di allargare l'educazione ambientale da un approccio essenzialmente cognitivo a uno anche esperienziale, e di allargare poi ulteriormente il suo campo d'azione alla sfera emotiva e relazionale. Un campo, questo, in cui l'ecopsicologia è all'avanguardia, ha ricordato Fritjof Capra, che per primo ha raccontato al mondo - nel libro La rete della vita - della nascita di questo nuovo approccio in grado di collegare tra salvaguardia dell'ambiente e crescita personale a livello individuale.

Stand, tavole rotonde, spettacoli teatrali, forum delle regioni, collegamento diretto con Cinemabiente,visite guidate a progetti di educazione ambientale in atto sul territorio piemontese sono stati solo alcune delle iniziative a cui il pubblico internazionale ha partecipato. Ma, così come in Terra Madre, organizzata a Torino proprio un anno fa, il principale pregio di questa iniziativa è stata la possibilità di incontri e scambio diretto tra professionisti di tutto il mondo, per i quali sono stati predisposti innumerevoli momenti e situazioni di incontro e di scambio particolareggiato.

Il prossimo appuntamento con il Congresso Mondiale dell'Educazione Ambientale sarà a Johannesburg, Sud Africa, nel 2007, una nuova occasione per valorizzare il ruolo dell'educazione, della formazione, dell'informazione e della ricerca ambientale per lo sviluppo di una società equa, democratica, partecipativa e amica dell'ambiente, rispettosa della vita sul pianeta, nell'armonia tra popoli e tra esseri umani e altre specie viventi.

10/10/2005
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