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EcoStreetZen
Nel frenetico ritmo cittadino o comunque imposto dai tempi di lavoro attuale, è facile farsi prendere dalla frenesia e dimenticarsi di sé e delle proprie – e altrui – necessità fisiche ed emotive. Un antidoto? Eccolo.
Fermatevi, fermatevi, quando necessario, per ribadire l’implicito messaggio di avere voce in capitolo e di non essere inermi di fronte a quanto sta succedendo. Non lasciatevi trasportare dagli eventi, al ritmo dato da altri o da altro, dimostrate il vostro margine di "potere" sulla vostra vita personale... fermandovi quando ne sentite il bisogno.

Può essere una pausa di pochi secondi, in cui fare un profondo respiro prima di buttarsi nella mischia, o può essere leggermente più lunga, tale da permettere un’adeguata osservazione della realtà interna e di quella esterna. In quell’attimo, in quella decisione cosciente di fermarsi c’è un messaggio molto potente che state dando a voi stessi e agli altri: “decido io cosa fare e come agire, non mi lascio trascinare passivamente”.

E, in quell’attimo, potete valutare come venirvi in aiuto nell’immediato – può essere un bicchiere d’acqua, una passeggiata, una ricerca mirata di consulenza – e, se non altro, potete fare attenzione a non peggiorare le cose con una mossa avventata, dettata da una non accurata osservazione di quanto dovete fronteggiare.

Si sta diffondendo, con questo stesso obiettivo di "non farsi trascinare dal ritmo frenetico indotto dalla modernità", lo Street Zen, un’applicazione della meditazione zen che trasferisce la pratica dal silenzio e dalla solitudine del monastero alla vita quotidiana. Per un intervallo a scelta (5, 10, 15 minuti), si intraprende a ritmo lentissimo qualsiasi cosa si stia facendo – il percorso per andare al lavoro, la spesa, la degustazione di un caffè o di un cibo – trasformando l’attività stessa in una meditazione. In alcune città affollate del Giappone ci sono monaci che praticano Street Zen camminando lentissimamente nella folla, con l’obiettivo di ricordare ai frettolosi passanti che esiste anche un modo altro di affrontare la vita. E’ questo lo spirito che, a piccole dosi e a modo nostro, possiamo cominciare a sviluppare.

Ecostreet zen nasce invece nell'ambito dell'Ecopsicologia applicata, è la capacità di notare e di soffermarsi ad ammirare tutte quelle manifestazioni piccole e grandi dei regni della natura anche in ambito urbano. Fili d'erba in una crepa del cemento, farfalle in piccole aiuole, pipistrelli che hanno miracolosamente trovato un tetto all'antica a cui aggrapparsi (e da cui mangiare 5000 zanzare a notte), uccelli che solcano i cieli o fanno il nido nel viale. La wildlife cittadina è più ricca di quanto sembri. Lo strato di asfalto è molto sottile e sotto ai nostri piedi la terra è presente in tutta la sua vitale varietà e ricchezza. La natura è anche città!

L’ecotuner questo… lo scopre, prima di tutto per sé, e poi lo divulga, “contagiando” attorno a sé il suo innamoramento per la biodiversità!


Bibliografia: Marcella Danon, Stop allo stress, Urra-Feltrinelli, 2013.
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