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Cambiare il mondo
Diventare ciò che si è, riconoscere le potenzialità che si hanno e valorizzare le proprie capacità è il primo passo concreto che possiamo fare per… cambiare il mondo. E' arrivato il momento di svegliarci!
Il mondo è fatto da individui, così come un organismo è composto da cellule e una sinfonia da singole note. Ogni nota, ogni cellula e anche ogni individuo, vive di vita propria, ha un peso nell’economia globale dell’insieme più vasto che va a formare. Non sappiamo quale è il margine di autonomia di una nota o di una cellula, anche se non è difficile immaginare che una cellula o una nota fuori posto possono disturbare un intera armonia oppure, in un posto nuovo, possono avviare l’intero processo verso nuovi orizzonti di sviluppo. Del resto la vita è estremamente creativa, come la musica, non rimane mai ristretta agli stessi canoni.

L’innovazione, la rottura degli schemi, il libero arbitrio – tradotto in termini umani – fanno parte della vita stessa e il singolo individuo, per quanto possa sentirsi racchiuso da convenzioni e condizionamenti, effettivamente modellato da schemi, doveri e consuetudini, ha un ampio margine di libertà a sua disposizione con cui poter dare riposte diverse da quelle consuete alla realtà, atteggiarsi in modo nuovo di fronte a situazioni vecchie, scoprire soluzioni, liberarsi da circoli viziosi, elaborare creativamente strategie funzionali a obiettivi precisi, inventare la propria vita e il proprio mondo.

L’uomo e la donna sono liberi, creativi e responsabili per natura; diventano condizionati, limitati e passivi solo per mancanza di esercizio del pensiero critico, di educazione all’autorealizzazione, di abitudine all’autonomia. La dignità di essere umano con tutte le sue implicazioni realizzative e potenzialità va conquistata attraverso un percorso di crescita personale, non viene regalata a nessuno. Non la fornisce la scuola, come istituzione, ma la insegnano singoli insegnanti capaci di prendere sul serio il proprio ruolo di educatori, e ce ne sono. Non la diffonde la religione, ma se ne fanno portatori singoli sacerdoti, di tutte le fedi, che veramente riconoscono nell’essere umano una scintilla divina. Non ne parla la televisione, che ha invece l’interesse a poter contare su una massa passiva di fruitori di sciocchezze. Non ne parla l’etablishment economico che ha bisogno di consumatori fedeli e creduloni per poter far girare quell’immensa macchina consumista su cui è basato lo stile di vita contemporaneo.

L’onere e l’onore di avviare il processo di liberazione è del singolo individuo. La via non è una, sono tante e i percorsi possono prendere tante forme quante sono le stelle in cielo. Certo, non possiamo fare tutto da soli, ma possiamo imparare a risvegliare in noi attenzione, sensibilità e intuito per trovare, di volta in volta, quei pezzi di cammino che ci possono essere di aiuto, libri, iter formativi, scuole, filosofie, percorsi spirituali, per riconoscere compagni di viaggio e maestri che ci aiutino a diventare maestri di noi stessi.

Quando avremo imparato e realizzato tutto il potere che abbiamo davvero, potremo – dopo aver cambiato noi stessi – cambiare il mondo.

Coltivare il pensiero attivo
Non dare niente per scontato, non lasciarsi ingannare dai luoghi comuni, non indulgere in pregiudizi, verificare il verificabile con i propri occhi, ascoltare i diversi punti di vista prima di prendere posizione, cercare soluzioni nuove a problemi vecchi, sono solo alcuni degli spunti che permettono di esercitare e ritrovare la capacità di usare la testa in modo attivo, libero e autonomo.

Riflettere prima di parlare
La parola ha un immenso potere. Con un affermazione possiamo illuminare o rabbuiare una giornata o una intera vita. Spesso le nostre risposte agli altri e alla vita sono stereotipate, dettate dall’abitudine, mancano della sensibilità necessaria per valutare la situazione contingente e l’impatto che avranno sui questa. Basta una frazione di secondo per passare al vaglio della consapevolezza ciò che si sta per dire.

Esercitarsi all’originalità
Perché fare tutto quello che anche gli altri fanno, andare in vacanza negli stessi posti, vestirsi nello stesso modo, leggere gli stessi libri e fare le stesse battute? La vita non offre forse abbastanza possibilità per trovare ognuno il nostro modo di scegliere come essere e come mostrarci, compatibilmente a ciò che siamo, a ciò che ci piace, a ciò che davvero vogliamo esprimere in ogni diverso momento?

Attualizzare la scala di valori
Quali sono i valori per noi più importanti? Quelli sui quali non siamo disposti a transigere, quelli per i quali siamo capaci anche di lottare? Chiederci periodicamente quali sono per noi le cose importanti nella vita – e potranno anche variare nel tempo – ci consente di accompagnare momento per momento la nostra crescita, di essere presenti a ciò che siamo e di preparare il terreno per ciò che vogliamo diventare.



pubblicato su LifeGate, aprile 2006
Programma in pdf (376kb) del convegno "Noi siamo la Terra!"
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