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Buon compleanno Tra Terra e Cielo!
TTC festeggia trent’anni di impegno ambientalista che hanno giocosamente e gioiosamente lasciato il segno su una intera generazione.
Era il 1979, nel pieno boom del turismo consumistico e della cementificazione intensa delle coste, quando il primo gruppo di audaci percorse le Apuane a piedi. Si mangiava macrobiotico cucinato su una rudimentale cucina da campo. Si raccoglievano erbe selvatiche e si dormiva sotto le stelle.

Nasceva così Tra Terra e Cielo, un’associazione che organizza vacanze in varie località di anno in anno al mare e nel bosco a Pontremoli in Lunigiana, nella natura con una cura particolare dell’alimentazione ( vegetariana o macrobiotica ,possibilmente biologica) del benessere, della salute. Nei primi anni, più spartani, ognuno mangiava il cibo, nella propria unica ciotola portata da casa e poi la lavava nel lavandino comune, oggi i piatti sono forniti e lavati dallo staff. Si mangia in tavoli lunghi sotto un tendone dove la convivialità , condivisa con le cicale, si fonde con un grande rispetto per gli spazi privati. Si cerca di evitare sprechi d’acqua e cibo: prendete poco al primo assaggio di un cibo poi il bis per evitare di lasciare parte della pietanza nel piatto e buttarla è un consiglio che viene dato e vale per grandi e piccini.

Si pratica la raccolta differenziata ( o con la raccolta firme si cerca di avviarla, sollecitando il Comune, come è accaduto quest’anno) per sentirsi coinvolti con piccoli gesti della vita quotidiana a quanto sta succedendo e sentirsi partecipi e protagonisti del nostro tempo con il sostegno di Margherita Buggero, presidente dell’associazione. I soci possono proporre le proprie professionalità , talenti o passioni per scambi alla pari e proporre agli altri soci vacanzieri: escursioni e attività per scoprirsi ed esprimere creatività come yoga, massaggi, danza, teatro,cesteria, danze popolari, fino all’osservazione delle stelle. Le attività sono tante , tutte libere e facoltative.

L’ecopsicologia, nata negli anni 90 dalla consapevolezza di quanto sia importante la natura nell’equilibrio psichico, si pone anche come aiuto per l’elaborazione di eventi e strategie di comunicazione che puntino a sensibilizzare le persone ad uscire da uno stato di apatia e disanimo nei confronti del degrado ambientale (1). Tra Terra e Cielo, condivide con questa nuova scienza l’esigenza di integrare l’esperienza della natura nella propria visione del mondo in modo molto concreto: il campo monti con le sue tende, le serate insieme attorno al fuoco, le docce fredde non ultimi i servizi “nature”, fatti di buchi e un po’ di calce, non lasciano traccia nel bosco, quando si smonta il campo, che resta intatto ad aspettare l’autunno. I cambiamenti restano invece nel cuore di chi , cittadino, torna al suo condominio, allo sconosciuto vicino di casa e all’ areosol di polveri sottili, dopo un’esperienza così…Ttc è alla ricerca di una “misura d’uomo” , come esprime efficacemente Marcella Danon nel suo libro Ecopsicologia: “non professandosi anti-industriali ma post-industriali”. Sobrietà, decrescita, sostenibilità con una settimana al campo monti sono faccende che possono essere delle sfide divertenti. Il percorso da fare è da scoprire e da condividere con altri già in cammino in diversi ambiti e discipline.

Maurizio Baldini, capostipite dell’associazione racconta che ha iniziato trent’anni fa, rubando un po’ di tempo alla sua professione di specialista di informatica, ha dato corpo a una passione che è diventata la sua vita e ha segnato il suo corpo e continua oggi proponendo anche “le vie dei canti” : sono proposte di viaggi attraverso paesi e paesaggi, a piedi, zaino in spalla. Sono viaggi di gruppo e guidati che richiedono disponibilità a essere coinvolti e dare senso a un ambiente, non si è su un territorio, si partecipa ad esso. Ogni viaggio è un’esperienza sempre nuova che dipende dal luogo dal tempo atmosferico, dai compagni di viaggio e dalle guide e dalla storia che hanno da raccontare . Si va a piedi e questo aiuta ad assaporare i luoghi, perché siamo più lenti e in grado di osservare il paesaggio che sfrecciando con la macchina e possiamo sentirci vicini, alla natura, alle persone e ai loro tempi.

(1) M. Danon, Ecopsicologia p. 28
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