Il giardino interiore
Una mappa e una guida per usare la metafora della cura del giardino per cominciare a prendersi cura di sé.
![]() Prima di tutto, si deve varcare la soglia del proprio Giardino Interiore. È necessario, quindi,
avere il coraggio di scendere dentro di sè. È il disporsi allo “sguardo interiore” per mettere ordine in ciò che si percepisce non funzionare nella propria vita. OSSERVARE Una volta entrati, è il momento di osservare ciò che, consapevolmente o meno, abbiamo lasciato crescere. Senza paura e senza giudicarsi, ma con totale onestà verso se stessi, bisogna prendere coscienza di ciò che c’è nel proprio giardino. VALUTARE Adesso bisogna scegliere e separare il superfluo e il nocivo da ciò che, invece, risulta per se stessi indispensabile e benefico. Cosa mi nutre veramente?, questa la domanda-guida. RIPULIRE È il momento di passare all’azione. È il momento della “pulizia interiore”, in cui si sradica ciò che non si vuole e si riassesta, nel caso ce ne fosse bisogno, ciò che è già presente ma che abbiamo trascurato o sottovalutato. ARARE Il terreno va preparato a ricevere nuova vita. Questo è il momento di “digerire” e “metabolizzare” il lavoro compiuto fin’ora. Le ferite devono cicatrizzare e ci si deve ricaricare di energia per proseguire il cammino. SCEGLIERE Ora ci si deve porre le “domande-chiave”. Cosa voglio? Come lo voglio? Perché lo voglio? È il momento di “dar voce” ai propri bisogni, sogni, progetti… Le idee devono essere chiare e salda la volontà di procedere nella direzione prescelta. SEMINARE Il momento di piantare il nuovo è arrivato. Per ognuno, chiaramente, il “nuovo” assumerà forme diverse: impegnarsi in una nuova attività, decidere di assumere un diverso atteggiamento, chiudere un rapporto, cambiare lavoro, modificare uno schema di pensiero… ACCUDIRE Così come una pianta non cresce dall’oggi al domani, allo stesso modo, ciò che abbiamo seminato necessita del suo tempo per crescere e mettere radici nella nostra vita. Questo è il momento della cura in cui, con pazienza, si nutre il nuovo nella piena fiducia che quanto seminato darà i suoi frutti. |
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